domenica 7 settembre 2014

Estate 2014



Questa è una mia (ennesima) rivisitazione dei quattro cavalieri dell'apocalisse. E fino a qui tutto normale. Oggi però voglio raccontare in poche righe da cosa ho preso spunto per ognuno dei quattro cavalieri, dato che trovo sia un argomento potenzialmente "intrippante" per chi guarda le immagini tanto quanto per chi le ha disegnate.
Ok, quindi inizio subito dicendo due cose: ho caricato i disegni dei quattro cavalieri nell'ordine in cui li ho disegnati e per ognuno ci sarà la versione in bianco e nero e accanto quella con i colori base, tipo un concept per un videogioco. Voglio aggiungere inoltre che non è stata questa di disegnare i cavalieri la mia prima idea ma quella di disegnare quattro bestie a cui associare un elemento (i quattro tipici della cultura popolare, ovvero fuoco, acqua, terra e aria). In seguito (devo dire non ricordo perché!) mi è venuto in mente anche di fare qualcosa associato ai cavalieri dell'apocalisse e, a quel punto, ho unito le due cose ed ho associato ad ogni bestia un cavaliere. Inoltre ognuno dei cavalieri porta con se un libro, similmente ad alcuni eroi degli umani di WoW III, che è la sua fonte di potere.


CARESTIA
Carestia è la morte per mancanza di cibo, a cui io ho aggiunto la terra inquinata, ed a lui ho associato una capra-cane. La capra-cane è diventata, negli schizzi che ho fatto, via via più scarnificata per poi finire per essere la parte inferiore del corpo del cavaliere zombie. Infatti, anche se i cavalieri sono tali perché montano un cavallo, io ho preferito ignorare questo aspetto per concentrarmi solo sul cavaliere. Così carestia è diventato un centauro zombie con placche ossee per armatura. Inoltre gli ho associato l'elemento terra perché il cibo, animale o vegetale che sia, in generale proviene dalla terra. Così ho disegnato la prima versione di carestia (l'ultima delle tre immagini qui sopra). Poi però ho pensato di aggiungere a carestia una maschera per filtrare l'aria. Non che un essere tale ne abbia bisogno ma mi piaceva l'idea di un essere che è capace di avvelenare la terra in modo tale da dover cautelarsi lui stesso che ne è l'artefice e che dovrebbe esserne immune. Così ho dato una maschera anti-gas a carestia e gli ho aggiunto alcuni vestiti ispirati ai dottori veneziani, perché mi andava così. Inoltre la parte di sotto è diventata più simile ad un felino che ad una capra, conservando solo la coda scheletrica e le corna della maschera rispetto alla sua versione precedente.


PESTILENZA


Pestilenza è la morte per malattia, a cui ho associato un avvoltoio-pipistrello. A lui ho associato l'aria perché alcune malattie mortali si trasmettono stando vicino a chi è infetto e perché... beh, perchè era l'ultimo elemento rimasto quando ho pensato quale elemento associare a chi e perché!
Pensando all'aria e a chi si muove furtivo, come fosse aria, mi è venuto in mente la figura del ninja. Quindi pestilenza è diventato questo ninja/assassino con un mantello che all'occorrenza diventa due ali di carne (infatti nel disegno un'ala è spiegata, l'altra è ancora sotto forma di mantello). Inoltre gli ho aggiunto attorno alla mano sinistra un pugno di mosche dato che, a diffondere le malattie, se la cavano bene.


MORTE

Morte è la morte per ragioni non naturali in generale. Per questo è, indovinate un po', uno scheletro ed ha il libro più grande, dato che dovrebbe essere il più temibile tra i cavalieri. A lui ho associato il ghiaccio (che è acqua ad uno stato diverso, no!?) perchè quando qualcuno muore, dopo un po', perde calore e diventa freddo come la pietra, o meglio, come il ghiaccio. L'ho pensato come uno stregone/re e l'ho coperto di pietre preziose dato che, come ogni buon re del passato, deve ostentare la propria ricchezza e il proprio status con gioielli, reggie e tombe enormi. E dato che questo è un mostro e non un vero e proprio re, i gioielli li ha incastonati nel proprio corpo.



GUERRA


Guerra è la morte in guerra, appunto. A lui ho associato un serpente e l'elemento del fuoco. Il fuoco perché la guerra distrugge tutto quello che trova sul suo cammino, proprio come fa il fuoco. Il serpente all'inizio solo perché combatte con le due lame che gli escono dai palmi delle mani e che sono attaccate a lui tramite delle catene infinite (nel disegno non si può vedere, ma io l'ho immaginato così). Quindi avevo associato l'idea delle catene a questi due serpenti lunghissimi. Poi, però, ho pensato all'uroboro modificandone il senso. L'uroboro è il serpente che si mangia la coda, un simbolo di quando l'alchimia era vissuta come una forma di strgoneria, e simboleggia in generale qualcosa che inizia dalla propria fine o un ciclo che si ripete. Beh, in maniera simile funziona la guerra, perché da un conflitto ne nasce un altro, senza finire mai del tutto. Per completare, ho pensato guerra come ad un essere simil-umano in giacca e cravatta. Inoltre ha gli occhi chiusi, perchè non esistono guerre che si fermano al campo di battaglia ma si propagano a tutti, che siano in grado di combattere o no, senza distinzioni. E quindi anche lui, avendo gli occhi chiusi, di distinzioni non ne fa.


E alla prossima!

NB: per guardare per bene i disegni, ingranditeli cliccandoci sopra ;)